AZIONI PARTECIPATIVE E IMMATERIALI
“Tricase. Nodo di mare e di terra” ha nel percorso di coinvolgimento e ascolto della comunità un asset innovativo per migliorare qualitativamente e arricchire la progettazione tecnica esecutiva.
Questo dialogo si concretizza in diverse azioni immateriali:
1 – PRATICHE DI PARTECIPAZIONE – Laboratori di progettazione urbana partecipata per raccogliere feedback ed indicazioni sugli interventi pianificati, da recepire nella fase finale della progettazione tecnica
2 – PRATICHE ARTISTICHE – Laboratori e performance teatrali e di danza per raccontare il patrimonio immateriale diffuso a partire dalla raccolta di memorie, racconti, istantanee di vita, abitudini e gesti legati al lavoro.
3 – TALK DI APPROFONDIMENTO un momento di confronto in cui progettisti, esperti e pubblica amministrazione condividono lo stato dell’arte della pianificazione territoriale generale del Comune di Tricase.
4 – LABORATORIO DI AUTOCOSTRUZIONE PER IL BORGO ECOLOGICO ATTREZZATO un’azione di cooperazione pubblico-privato per costruire consapevolezza sul tema della tutela e salvaguardia degli ecosistemi naturali e degli spazi pubblici.
L’intero processo è stato curato da Città Fertile con il coordinamento della Dott.ssa Lea Sodano e i contributi di Factory Compagnia Transadriatica e della danzatrice e coreografa Sara Sicuro.
1 – PRATICHE DI PARTECIPAZIONE
LABORATORI DI PROGETTAZIONE URBANA PARTECIPATA
Tre laboratori, a cura di Città Fertile, per raccogliere conoscenze, indicazioni, criticità utili al progettista per passare dal progetto definitivo a quello esecutivo, con uno sguardo attento al duplice modo di vivere Tricase Porto in estate e in inverno. Ciascuno di essi si concentra su un’utenza specifica: gli abitanti stabili, i fruitori ciclici e quelli occasionali di questa marina.
I Laboratori sono realizzati con la tecnica partecipativa del Planning for real, una prassi di rigenerazione urbana per scegliere insieme come cambiare brani di città, fondata su scelte democratiche e di ascolto, con un brainstorming iniziale, una serie di focus group, ragionamenti collettivi guidati sulla economia degli spazi e sulla ragionevolezza delle scelte.
Risultato finale, la costruzione di:
- un Manifesto degli Abitanti Stabili
- un Manifesto degli Abitanti Ciclici
- un Manifesto degli Abitanti Occasionali
2 – PRATICHE ARTISTICHE
RACCONTI DI COMUNITA’
Un processo di ricerca restituito con una performance teatrale a cura di Factory Compagnia Transadriatica per indagare la stretta relazione tra l’uomo e i luoghi e disegnare una geografia sentimentale del lembo di terra e mare tra Tricase Porto e Marina Serra.
Due fasi di realizzazione:
- l’incontro con cittadini, villeggianti, associazioni del territorio per raccogliere storie, ricordi, emozioni che il luogo ha generato nell’immaginario di chi lo ha vissuto
- la restituzione di questa ricerca attraverso Racconti di comunità, di Tonio De Nitto e Fabio Tinella (cura del progetto G. Del Sasso): una performance site specific itinerante, un viaggio per terra e per mare che racconta luoghi, persone e vita di Tricase Porto.
IL GESTO, IL LAVORO, IL PAESAGGIO
Un’azione coreografica costruita sul tempo della comunità e con la comunità a cura di Sara Sicuro, per indagare i gesti e l’uso del corpo nelle pratiche tradizionali di lavoro a Tricase Porto e per costruire un mosaico collettivo di corpi e paesaggio.
Due momenti realizzativi:
- Un laboratorio che attraverso l’ascolto intenso e corale di quei lavoratori con attività professionali legate alla fisicità e alla manualità re-interpreta il linguaggio corporeo e lo rende testimone del tempo, della memoria fisica, geografica e culturale di una comunità
- Una performance in cui la danza, i corpi dei lavoratori diventano la sintesi di una memoria da trasmettere.
3 – TALK DI APPROFONDIMENTO
Questi momenti di confronto tra progettisti, esperti e pubblica amministrazione sono stati moderati dal Pianificatore urbanista Rino Carluccio.
Qui i talk! [clicca sul nome per visualizzare i video]
4 – LABORATORIO DI AUTOCOSTRUZIONE PER IL BORGO ECOLOGICO ATTREZZATO
Come possono contribuire i privati alla qualità ecosistemica del borgo? Come possono cooperare e collaborare con il pubblico in un progetto di rigenerazione urbana? Queste le domande a cui ha provato rispondere una doppia azione:
- Ecosistemi antichi e nuovi. Stage teorico-pratico sulle relazioni ecosistemiche uomo/habitat, con attività vivaistica di trapianto, manipolazione di frutti e semina in situ. A cura di Leonardo Beccarisi Ecologo; Barnaba Marinosci, Agronomo;
- Patto di cura. L’iniziativa prevede la sottoscrizione del Patto tra il Comune di Tricase e singoli cittadini e soggetti organizzati al fine di promuovere una rete attiva nella tutela e salvaguardia degli ecosistemi naturali. Oggetto del patto è la presa in carico temporanea di alcune specie arboree per circa 12 mesi fino alla restituzione alla comunità con la messa a dimora nelle aree interessate dal progetto di rinaturalizzazione a Borgo Pescatori.